lunedì 8 marzo 2010

Finito e passato a mia figlia

Mi è piaciuto e l'ho divorato in poche ore.
Appena finito mi sentivo in pace con me stesso, contento di aver letto qualcosa che mi ha fatto pensare e soprattutto assaporare la vita di altri amici che vivono questa pianeta con me senza alcuna differenza.
Il libro in questo momento viene letto da mia figlia di 10anni.
Forse un libro così semplice e a volte anche banale ma illuminato dovrebbe essere letto da molti bambini e fatto proprio. Cambierebbe il modo di porsi verso gli altri? Sarebbero ancora notate, come avviene oggi, le differenze che ci sono fra noi umani? Oppure sarebbero un motivo di crescita?
Ho paura che ultimamente stiamo diventando sempre più sordi.

sabato 27 febbraio 2010

Prime impressioni


Leggendo il libro di Marco Aime, la prima sensazione è stata, lo confesso, di fastidio. Troppo semplice?
Poi mi è venuta in mente una canzoncina delle fiabe che cantavo spesso da bambina. La fiaba era Giannetto fortunato e faceva:
Camminare senza fretta / fischiettando piano piano / e viaggiare a mani in tasca / senza orario né binario.
Forse perché nelle parole di Aime c'è una leggerezza e una fiducia nel mondo che non ti aspetti, forse perché questi non sono tempi di leggerezza, di fiducia, di gentilezza. Chissà. Ma stamattina fare colazione è stato più lieve mentre fischiettavo la canzoncina di Giannetto.

Per cominiciare

Ricordiamo i 3 appuntamenti, tutti alla Sala Diana di Poggio Berni alle ore 21:

11 marzo, giovedì: MARCO AIME, Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo (Einaudi 2010)

19 marzo, venerdì: VAURO SENESI, La scatola dei calzini perduti, (Piemme 2009)

25 marzo, giovedì: GUIDO BARBUJANI, Sono razzista ma sto cercando di smettere (Laterza 2008)